Nudo e misero trionfi l’umano




Nudo e misero trionfi l’umano

Il ciclo di figure dal titolo ” Nudo e misero trionfi l’umano”,  è nato dall’incontro tra l’artista e la poetessa Giovanna Sicari.
Dalla comunione poetica tra i due artisti è nato il poemetto inedito “Nudo e misero trionfi l’umano” a firma di G.Sicari con immagini di V.Scolamiero.
Il poemetto è stato stampato per i tipi di Empiria a Roma nel 1998 in 300 copie e presentato in occasione della mostra personale di Scolamiero “Come le stelle ad intessere acqua e fuoco”.

La faccia si trasfigurerà come un uccello bianco
Come la luce nella stanza, avrà pietà del nostro destino
Piove a dirotto come un evento, venti arcani,
venti nomi dell’ascolto.
Perduta l’avidità e la bestemmia, il gioco dei soldatini
L’oro dei cassonetti e la collana dei vizi capitali.
– Lui poteva portarvi in salvo-
E’ tutto, è questo, è quieto. Era quieto
l’allarme che non trova,
nudo e misero, in un silenzio violento,
trionfi l’umano, dentro quest’unità, dentro dentro
mentre un fuoco esplode un altro, un altro ancora,
ozio, fiamma colta tra corpi indifferenti.
Per chi non è amato, meraviglia,
ricompensa e meraviglia a chi è soave, a chi sente gli umani
e con la voce lo sguardo porge la parola come una preghiera.

Giovanna Sicari
1998

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